Terapia non direttiva

Si è evoluto nei siti 50 s e 60 s e vede tutti gli individui come capaci di essere amati, creativi e consapevoli. Tuttavia, questo approccio riconosce anche che il raggiungimento del nostro pieno potenziale richiede condizioni favorevoli e che, a volte, in presenza di condizioni avverse, le persone potrebbero non riuscire a sviluppare il loro potenziale. Per esempio, ci sono casi in cui ci comportiamo in modi che possano suscitare stima da parte delle persone che ci circondano ma di cui noi stessi non siamo contenti; allo stesso modo possiamo suscitare reazioni negative quando non ci comportiamo come questi si aspetterebbero. Col passare del tempo possiamo perdere contatto con ciò che vogliamo veramente e la nostra capacità di realizzare il nostro potenziale viene soffocata. L'obbiettivo del terapeuta durante la terapia è cercare di creare un ambiente in cui l'individuo non si senta minacciato o giudicato. Questo gli permette di sentirsi e accettarsi di più come persona e di andare verso il riconoscimento del proprio potenziale. Il terapeuta, dimostrando congruenza, empatia e accettazione positiva incondizionata, potrà creare un ambiente in cui il paziente trovi da sé le soluzioni ai propri problemi.